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Breve tour della Macedonia: Skopje e il lago di Ohrid

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Visitare la Macedonia che non ti aspetti

Un po’ di storia sul perché visitare la Macedonia del Nord

Prima di visitare la Macedonia, capiamo perché ultimamente si è sentito parlare sempre più spesso di Macedonia (o forse dovremmo dire Macedonia del Nord) proprio per la disputa sul suo nome con la Grecia. In breve: secondo la Grecia, il nome dell’allora Repubblica di Macedonia risultava un’appropriazione indebita della lunga tradizione storica ellenica e creava confusione con la regione greca “Macedonia”. La disputa si è infine conclusa nel 2019, quando la Repubblica di Macedonia è ufficialmente diventata Repubblica di Macedonia del Nord. 

Tolto il nome, rimane aperta la controversia sulle origini di Alessandro Magno. Ed è proprio in un tentativo di rivalsa delle proprie origini che nel 2010 Skopje ha lanciato un progetto architettonico (Skopje 2014) che ha trasformato la capitale macedone rendendola, secondo alcuni, la capitale più kitsch del mondo.  

Incuriosita da questa storia, ho deciso di volare di persona a Skopje per decretare se questa città è o non è la capitale più kitsch del pianeta. In un weekend di metà febbraio, ho quindi deciso di trascorrere qualche giorno nel sud europeo per visitare la Macedonia, programmando una tappa anche sul lago di Ohrid, a circa 3 ore dalla capitale.

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Eye Bridge, Skopje

Giorno 1: Skopje moderna

Pomeriggio – arrivo all’aeroporto internazionale di Skopje nel primo pomeriggio e mi reco subito all’Hostel Valentin per il check-in. Ho scelto questo ostello un po’ spartano proprio per la vicinanza alla stazione degli autobus e al centro. Viaggiando da sola, infatti, preferisco evitare lunghi spostamenti. Ma arrivata in ostello trovo subito un compagno di viaggio. Si tratta di un ragazzo greco che, dovendo raggiungere la fidanzata in Bulgaria, sta facendo tappa a Skopje. Essendo entrambi appena arrivati ed estranei alla città, decidiamo di fare insieme un giro per la capitale macedone. Dopo pochi passi dall’ostello ci ritroviamo a percorrere il lungofiume del Vardar. Qui, fino alla piazza principale, ci imbattiamo in una serie di ponti:

  • Art Bridge, l’elegante ponte costruito nel 2014 costellato da statue di molti artisti e musicisti macedoni.
  • Eye Bridge, un altro ponte facente parte del progetto di riqualificazione Skopje 2014. Con le sue molte statue ci accompagna fino all’imponente ingresso del museo archeologico.
  • Stone Bridge, probabilmente il più antico della città, è un bellissimo ponte ottomano costruito nel XV secolo.

Arrivati al Ponte di Pietra restiamo sul lungofiume e ci voltiamo a sinistra per ammirare Piazza Macedonia con la sua statua di un “guerriero a cavallo”, verosimilmente Alessandro Magno, alta 22 metri. 

Sera  restiamo in zona a girovagare e chiacchiera tra le vie del centro e qui ci fermiamo a mangiare qualcosa di sostanzioso. A cena terminata si è ormai fatto buio e sulla strada del ritorno ci accoglie un nuovo, inaspettato spettacolo: i monumenti e i ponti di Skopje sono illuminati con luci gialle e rosa. Beh, questo sì che è un po’ kitsch!

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Kaneo, Ohrid

Giorno 2: tappa al lago di Ohrid

Mattina – mentre il mio amico parte per la Bulgaria, io salgo sul pullman per Ohrid che, in circa 3 ore, mi porta sull’incantevole lago balcanico, tappa fondamentale per visitare la Macedonia. Riesco ad effettuare il check-in all’Old Town Hostel poco prima di mezzogiorno e per pranzo sono già fuori a scoprire la città.

Pranzo – percorro la lunga via principale che mi porta fino al porto e da lì mi sposto lungo la riva del lago. Per essere febbraio c’è un bel sole tiepido e decido quindi di fermarmi al “Restoran Sveta Sofia” per un’insalata mediterranea e qualche stuzzichino tipico.

Pomeriggio – Ohrid offre una serie di attrazioni interessanti e non a caso l’UNESCO ha riconosciuto questa cittadina sul lago Patrimonio dell’Umanità. Dunque, mi lancio subito alla scoperta del luogo: parto dalla Tsar Samuel’s Fortress, una fortezza dell’XI secolo nel centro città. Lungo le mura e sui sentieri è rimasta ancora un po’ di neve e ho la fortuna di ammirare il lago con i suoi colori fiabeschi da una cornice imbiancata. Passeggiando ancora per le stradine interne, mi imbatto nella cattedrale di Santa Sofia, un’altra incredibile costruzione paleocristiana. Mi sposto, dunque, verso la riva per ammirare la bellissima St. John at Kaneo (nota anche solo come Kaneo), la chiesa iconica che si erge su una scogliera sul lago. Passeggiando ancora un po’ nel Plaošnik, il verdissimo parco archeologico, raggiungo il Monastero di San Pantaleone, una struttura pazzesca da non perdere! Proseguo nel parco e arrivo fino al punto panoramico sulla spiaggia di Labino per osservare il sole che comincia a calare.

Cena – per cena mi fermo al “Restaurant Antico” nel centro storico e ordino del pesce di lago. Il locale sembra turistico, ma comunque è accogliente e la cucina soddisfacente. Così, sulla strada del ritorno, mi godo la passeggiata verso l’ostello. I negozi sono ancora aperti e l’atmosfera è decisamente vivace nonostante sia un weekend di febbraio!

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Vecchio Bazar, Skopje

Giorno 3: Skopje antica

Mattina – con un altro viaggio in pullman di circa 3 ore torno a Skopje. Nel frattempo, però, ho quasi finito di leggere la trilogia Aléxandros di Valerio Massimo Manfredi, che mi ha aiutato non poco ad immergermi nella tradizione storica del paese e mi ha accompagnato a lungo nel mio viaggio per visitare la Macedonia.

Pranzo – per l’ora di pranzo, quindi, sono già in città al vecchio bazar. Mi avventuro tra le vie del quartiere per osservare le antiche botteghe: solo qui si comincia a respirare l’autenticità balcanica, infatti mi ricorda un po’ il mercato principale di Sarajevo. Le strade pedonali sono molto affollate e a ogni passo ci si imbatte in qualche curiosità. Poi, parte il richiamo della moschea alla preghiera. Alla fine, mi fermo da “Destan”, uno dei posti più rinomati per il kebab, e mi godo questa pietanza tipica.

Pomeriggio – ancora una volta inizio a girovagare per il centro per visitare i tanti monumenti e statue che costellano l’area intorno al Ponte di Pietra, come la statua di Filippo II e la statua di Karpos, solo per citarne un paio. Si stima che con il progetto Skopje 2014 siano spuntate oltre un centinaio di statue ad affollare il centro storico. Decido poi di rientrare all’ostello percorrendo la riva sinistra del fiume Vardar e ammirare da vicino le imponenti costruzioni come il teatro nazionale e il museo archeologico.

Art Bridge, Skopje

Considerazioni

  1. La riqualificazione di Skopje è veramente kitsch, ma scommetto che da qualche parte nell’Asia centrale c’è una città meno conosciuta ma ancora più estrosa.
  2. La riqualificazione Skopje 2014 ha sortito il suo effetto: gli imponenti monumenti della città ti riportano almeno con lo spirito agli antichi fasti di un impero passato.
  3. Senza gli interventi recenti Skopje sarebbe probabilmente una città grigia, triste e molto meno attraente per i turisti; detto ciò, l’area del vecchio bazar rimane il vero cuore di Skopje, che nessun intervento postumo potrebbe replicare.
  4. La trilogia Aléxandros di Valerio Massimo Manfredi è un ottimo consiglio di lettura che tiene compagnia durante gli spostamenti in pullman e aiuta ancora di più a calarsi nell’epoca antica.
  5. Il vero gioiello della Macedonia è probabilmente la cittadina di Ohrid con il suo lago fiabesco.

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