valchiavenna in estate
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Valchiavenna in estate: open to meraviglia!

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Valchiavenna in estate, un dolce ritorno

E’ proprio il caso di scomodare lo slogan della campagna per il turismo in Italia del 2023 per descrivere quella che è stata la nostra vacanza in Valchiavenna in estate: 5 giorni all’insegna della meraviglia! 

Ero stata in queste zone ormai quasi dieci anni fa, in compagnia di una cara amica che mi aveva mostrato i suoi luoghi d’infanzia. Tra Valtellina e Valchiavenna, avevamo esplorato laghi, boschi e montagne. Era stata anche la mia prima volta in Lombardia, visitando Milano e il lago di Como, per poi addentrarci nella parte alpina della regione. Erano state due settimane alla continua scoperta di nuovi panorami. Luoghi che, a distanza di anni, mi hanno accompagnata con dolci ricordi. Quest’anno, dunque, ho deciso di ripercorrere gli stessi sentieri insieme al mio compagno che, pur essendo lombardo, non li aveva mai esplorati!

vacanza in valchiavenna in estate
Valle Spluga

Giorno 1: Chiavenna, Piuro e le cascate dell’Acquafraggia

Mattina – partiamo con calma da Bergamo. La strada non è lunga, poco meno di due ore costeggiando il lago di Como. Arriviamo a Piuro giusto prima di pranzo per fare il check-in nel nostro Airbnb. Cercavamo una soluzione semplice ed economica, che da queste parti in estate non è poi così semplice trovare, e ci siamo imbattuti nel posto perfetto: un fienile ristrutturato poco fuori Piuro. La sistemazione è piccola (poco più di un appoggio) ma è dotata di tutto il necessario. La vera chicca, però, è la veranda esterna con il giardino, dove dondolarsi sull’amaca vista montagne! Maurizio, il nostro ospite, è stato gentilissimo e ci ha subito elargito una serie di consigli preziosissimi su dove mangiare.

Pomeriggio – dopo aver gustato delle ottime focacce con la brisaola locale ed aver comperato dei biscottini al burro alla pasticceria Soul Cake di Chiavenna, ci dirigiamo verso le cascate dell’Acquafraggia di Piuro. Il caldo però è così intenso che dobbiamo abbandonare l’impresa di salire fino in alto e torniamo a rilassarci sulle nostre amache.

Sera – seguiamo un altro consiglio di Maurizio e ceniamo al Crotto del Fuin. Ordiniamo tutti i piatti più tipici come gli gnocchetti chiavennaschi e l’immancabile polenta taragna. E’ tutto eccezionale, tanto che decidiamo di prenotare anche per la sera di ferragosto!

Cascate dell'Acquafraggia
crotto del fuin
Crotto del Fuin

Giorno 2: gita al ghiacciaio del Morteratsch

Mattina – andiamo a cercare un po’ di fresco su un ghiacciaio in Svizzera. Io non ci sono mai stata e rimango stupita dai paesaggi così tipici dell’immaginario svizzero! Ovviamente, trovandoci in Svizzera, ci si aspetta proprio montagne boscose, laghi incontaminati e villaggi perfetti, ma ormai sono così abituata a non trovare riscontro delle aspettative (in meglio e in peggio) che mi stupisco nel ritrovarmi circondata dagli stessi paesaggi di Heidi.

Pomeriggio – raggiungiamo il ghiacciaio abbastanza tardi, ma la camminata per raggiungerlo è di solo un’ora e molto tranquilla. E’ pieno di famiglie e infatti ci troviamo su un sentiero didattico con cartelli che descrivono ai più piccini l’evoluzione del ghiacciaio e del territorio circostante. Molto interessante! Quando arriviamo alla fine del percorso, però, capiamo che si può salire ancora e anche se non siamo attrezzati decidiamo di andare avanti. Si rivela la scelta giusta perché riusciamo a raggiungere il ghiacciaio vero e proprio: uno spettacolo sorprendente!

Sera – al ritorno dal ghiacciaio ci fermiamo brevemente a St. Moritz: un grande centro commerciale a cielo aperto. Mi aspettavo almeno un centro pittoresco, invece questa cittadina si rivela una grande delusione artificiale. Ci rifacciamo, però, con una cena gustosa al Crotto del Quartino. Anche qui ritroviamo un po’ di artificiosità con la musica di sottofondo che riproduce cinguettii e versi animali, ma cibo e vino ci soddisfano.

ghiacciaio morteratsch
Ghiacciaio del Morteratsch
ghiacciaio morteratsch
Ghiacciaio del Morteratsch

Giorno 3: Marmitte dei Giganti e lago di Mezzola

Mattina – vogliamo dedicarci un po’ di relax in questa vacanza in Valchiavenna in estate e quindi visitiamo il vicino parco delle Marmitte dei Giganti, un enorme parco così chiamato per delle gole formatesi con lo scioglimento di antichi ghiacciai. Ci ero già stata dieci anni fa con la mia amica, ma per fare un giro diverso mi studio un percorso trovato su internet. Ovviamente ci perdiamo e quella che doveva essere una breve e tranquilla camminata si trasforma in un incubo labirintico di tre ore. Riusciamo quindi a visitare almeno metà del parco che è sì un labirinto, ma un labirinto fatato!

Pomeriggio – decidiamo di riprenderci dalla fatica mattutina con una passeggiata al lago di Mezzola (la parte a nord del lago di Como). A differenza del più noto lago di Como, qui ci ritroviamo in un’oasi di pace. Incontriamo poche persone, probabilmente del posto, e nessun turista. Possiamo finalmente dedicarci un po’ di relax in questa vacanza in Valchiavenna in estate!

Sera – torniamo a Piuro e per variare ci fermiamo ad un chiosco vicino alle cascate per una birra con hamburger. Si rivela proprio uno dei posticini semplici e carini che ci piacciono tanto, con prodotti di qualità e atmosfera giusta (non a caso si chiama Mood Bar!)

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Lago di Mezzola

Giorno 4: finalmente Valle Spluga!

Mattina – finalmente torniamo nella mia amata Valle Spluga, quella che più di tutte mi era rimasta nel cuore! Dopotutto, in questa vacanza in Valchiavenna in estate non poteva mancare un trekking come si deve. Prendiamo un percorso di un’ora e mezza che parte dalla località Stuetta (Madesimo) e arriva al Rifugio Bertacchi. Per raggiungere il punto di partenza in macchina percorriamo una strada con oltre 40 tornanti e man mano che saliamo il vento si fa più sferzante. Il paesaggio è esattamente come lo ricordavo, con i suoi colori giallo e celeste vividi. Al Rifugio Bertacchi, poi, mangiamo che è una favola!

Pomeriggio – al rientro dalla Valle Spluga ci fermiamo a Chiavenna per una passeggiata con gelato. Ora che è estate la città è veramente affollata, ma anche in inverno questi luoghi devono avere il loro fascino. Sono proprio curiosa di tornarci in stagioni meno frequentate.

Sera – è giunto il momento di un po’ di detox da tutto questo burro e formaggi. Mettiamo insieme una cenetta semplice e fresca al supermercato e ce la gustiamo nella nostra veranda fronte cascate!

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Valle Spluga
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Valle Spluga

Giorno 5: gita in Val Bregaglia

Mattina – non so come mi sono fatta convincere a questa follia. Eppure io non soffro nemmeno di vertigini, ma mi vengono i brividi all’idea di salire sulla funivia che porta in cima alla diga di Albigna (Svizzera) dove si trova un bacino idrico che rifornisce Zurigo di elettricità. Accompagnata dalla persona più acrofobica che conosco e che, assurdo, mi ha convinta a questa impresa, salgo sulla funivia per evitarmi quantomeno i 900 metri di dislivello. Pigrizia batte paura. Arrivati in cima alla diga, però, il mio coraggio viene ripagato: il panorama che si prospetta è unico! Dalla diga dobbiamo comunque inerpicarci su un sentiero roccioso per raggiungere la Capanna Albigna (il rifugio svizzero). Ma lì, la vista è ancora più mozzafiato! Ci ristoriamo dai tremori della paura e della fatica con la paradisiaca torta di noci dell’Engadina e degli sciroppi alle erbe alpine.

Pomeriggio – ridiscesi con un altro inquietante viaggio sulla funivia, ci fermiamo a Silvaplana. Era proprio qui, passandoci il secondo giorno sulla strada per il ghiacciaio, che avevo capito di essere nella Svizzera di Heidi. Lago blu, montagne verdi e villaggi impeccabili. Ci godiamo una lunga passeggiata sulle sponde del lago e rimaniamo a guardare gli adepti del kitesurf fare salti e capriole finché il sole non comincia ad abbassarsi.

Sera – concludiamo la nostra vacanza in Valchiavenna in estate con un’altra eccellente cena al Crotto del Fuin. Non potevamo chiedere di più da questi fantastici 5 giorni in Valchiavenna!

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Funivia Albigna
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Diga di Albigna

Considerazioni

  • La Valle Spluga rimane ancora uno dei miei luoghi preferiti in Lombardia (e nel nord Italia).
  • Avevo sottovalutato la Svizzera: si è rivelata invece una gran bella scoperta sia per i luoghi che per il cibo!
  • Chiavenna è una località strategica per visitare tanti luoghi diversi: lago, montagna e addirittura andare oltreconfine!
  • I pizzoccheri valtellinesi, però, battono gli gnocchetti chiavennaschi.
  • Ho avuto l’impressione che la Svizzera non sia così costosa, ma chi l’ha frequentata più di me ha smentito questa idea. Dovrei passarci più tempo per capire l’effettivo costo della vita.

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