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Viaggio nei Balcani occidentali: 10 giorni tra Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia

Reading time: 11 Minutes

Viaggio nei Balcani on the road: un’esperienza unica!

Organizzare un viaggio on the road nei Balcani è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita! L’organizzazione di un tour di 10 giorni nei Balcani occidentali, una volta capite le varie policy dei visti, è davvero semplice: partendo dall’Albania si può arrivare in Ungheria passando per Montenegro, Bosnia Erzegovina e Croazia attraverso un itinerario suggestivo che percorre la costa adriatica. Noi abbiamo deciso di viaggiare in autunno, quando nei Balcani le temperature sono ancora miti, ma vale senz’altro la pena tornarci in estate per un tuffo in quel bellissimo mare turchese!

viaggio nei balcani
Herceg Novi, Montenegro

Itinerario di 10 giorni attraverso i Balcani Occidentali

Giorno 1: la Tirana storica

Mattina – iniziamo il nostro viaggio atterrando a Tirana, Albania. Terra piatta, basse montagne brulle, un sole caldo e il cielo blu senza nessuna imperfezione: il solo paesaggio racconta molto di questa terra ricca di storia. Raggiungiamo subito il nostro ostello, il Tirana Backpacker Hostel: si tratta di una casa indipendente con le varie camerate che affacciano su una zona esterna piuttosto grande. Il mio primo pensiero è di fiondarmi sull’amaca intercettata nel giardino, ma decidiamo di lasciare gli zaini e partire alla scoperta della città.

Pomeriggio – partendo dalla bianchissima e luminosissima piazza Scanderbeg, esploriamo i dintorni: la statua di Scanderbeg, la torre dell’orologio, la moschea Ethem bey. Tirana mi ricorda un po’ l’India per l’aria calda, i carretti di frutta per le strade, l’atmosfera energica, ma senza farsi mancare quella punta di originalità tipica dei Balcani. Vorremmo visitare il Bunk’Art, il bunker atomico trasformato in museo di storia e arte contemporanea, ma purtroppo è chiuso. Decidiamo, quindi, di concludere la giornata con un’ultima tappa: il Grand park of Tirana. Scopriamo che questo è il polmone verde della città. Si tratta, infatti, di un parco vastissimo dotato di lago artificiale, pista ciclabile, chioschi… l’atmosfera è davvero degna di una birra in riva al lago lontano dal traffico cittadino!

Sera – tentiamo subito un ristorante tradizionale albanese e rimaniamo estasiati: da Oda per pochissimi soldi ci saziamo come al banchetto di un re! Dopo aver cenato, ci spostiamo verso un bar vicino all’ostello, l’Hemingway Bar Tirana. Il posto è perfetto per concludere il primo giorno di un viaggio nei Balcani. Qui incontriamo anche il ragazzo che gestisce l’ostello e ci racconta di essere un americano laureato in Relazioni Internazionali per il Medio Oriente e che, non avendo trovato altro per vivere, è espatriato a Tirana e si è ritrovato un po’ per caso a gestire l’ostello dove alloggiamo. Tra me e me, penso che non mi andrebbe così male se anche io finissi a gestire un ostello con una fantastica amaca nel giardino!

tirana
Piazza Scanderbeg, Tirana
tirana, prima meta del viaggio nei balcani
Moschea Ethem bey, Tirana

Giorno 2: la Tirana cool

Mattina – iniziamo la seconda giornata con una buona dose di cultura visitando il Museo Nazionale di Storia. Scopriamo che questo è il museo più grande del Paese e decisamente il posto giusto per entrare in contatto con la storia e la cultura dell’Albania.

Pomeriggio – passando per la Piramide, ovvero l’orribile mausoleo in memoria del dittatore Enver Hoxha, ci dirigiamo verso il quartiere di Blloku, la zona più “cool” della città. Ricco di ristoranti e bar, viali alberati ed edifici colorati, è davvero un bel posto dove godersi un pomeriggio di sole!

Sera – decidiamo di fermarci nella zona di Blloku e scopriamo che Radio Bar Tirana è un ottimo locale dove fermarsi per bere qualcosa in compagnia e passare allegramente una piacevolissima serata!

Giorno 3: in viaggio dall’Albania al Montenegro

Mattina – ci svegliamo consapevoli di dover affrontare la tratta più lunga del nostro viaggio nei Balcani: ben 9 ore di pullman attraverso il confine tra Albania e Montenegro. Grazie a Getbybus abbiamo già il biglietto e sappiamo esattamente dove andare. Una volta partiti, poi, ci rendiamo conto che saremmo stati pochissimi passeggeri: oltre a noi ci sono solo un paio di viaggiatori. Prima di partire per il nostro viaggio nei Balcani, avevamo letto che per passare il confine tra l’Albania e il Montenegro non è necessario il passaporto e infatti la carta d’identità italiana viene accettata senza problemi.

Pomeriggio – l’unica pausa che fa il nostro pullman è a Podgorica (letto “Podgoriza”), la capitale del Montenegro che si trova nell’entroterra. Dal finestrino sembra una città grigissima e ciò conferma la nostra decisione di proseguire direttamente per la costa montenegrina. Tutto sommato, il viaggio è stato confortevole, meno pesante del previsto e, soprattutto, ci ha permesso di ammirare paesaggi mozzafiato con il sottofondo della musica balcanica!

Sera – arriviamo a Kotor che è ormai buio, ma ci rendiamo subito conto del fasciano della città. Il nostro ostello si trova all’interno delle mura, nel cuore della parte vecchia. L’ostello, ultramoderno, è però davvero freddo! Forse in Montenegro, come nelle Canarie, non hanno il riscaldamento? Mi sembra strano, ma alla reception dicono che controlleranno. Noi nel frattempo ci sistemiamo nella nostra stanza dove dormono anche un’americana e una cinese, ma siamo così stanchi che ci addormentiamo subito.

trekking durante il viaggio nei balcani
Kotor, Montenegro
kotor trekking
Kotor, Montenegro
kotor, balcani occidentali
Kotor, Montenegro

Giorno 4: Kotor & Sveti Stefan

Mattina – per questa giornata abbiamo due importanti obiettivi: trekking a Kotor e relax a Sveti Stefan! Cominciamo dal primo e, dopo esserci svegliate abbastanza presto, ci vestiamo comode per visitare la città dall’alto delle montagne che la circondano. Chiacchierando con la ragazza americana, infatti, scopriamo che Kotor è una delle mete più ambite dagli amanti dell’escursionismo e che tutti si fermano qui per esplorare percorsi montani di indicibile bellezza. Così, anche noi chiediamo alcune informazioni alla reception dell’ostello e ci incamminiamo verso il sentiero. A metà salita, grondanti di sudore e già stanchi, capiamo di essere fuori strada e che il sentiero turistico si trova dall’altro lato. Ma non importa perché, arrivati in cima, veniamo subito ripagati dal panorama!

Pomeriggio – con un cambio a Budva, località marittima danneggiata dalle costruzioni abusive, arriviamo in una delle mete che attendevo maggiormente: Sveti Stefan. Si tratta di una località marittima con una suggestiva “isola” collegata alla costa da una sottile lingua di terra e circondata tutt’intorno da un mare cristallino. La spiaggia è formata da minuscoli sassolini rossi che accentuano il contrasto con il turchese del mare e la vegetazione rigogliosa. Sembra davvero un paradiso!

Montenegro, sveti stefan
Sveti Stefan, Montenegro

Giorno 5: Herceg Novi/Castelnuovo

Mattina – ci dirigiamo ancora più a nord per una gita in giornata a Herceg Novi (o Castelnuovo per gli italiani). Già solo il tragitto in pullman parla da sé per la straordinaria bellezza del panorama. Con il solito apprezzatissimo sottofondo di musica balcanica, ci lasciamo trasportare attraverso paesaggi da sogno, a tratti quasi incontaminati. Herceg Novi, poi, merita davvero. Con il suo fascino un po’ medievale, le strade bianche, una vegetazione mediterranea e un mare mozzafiato, questa città ci rapisce il cuore. 

Pomeriggio  Passiamo la giornata a goderci questa località fantastica e a riempirci gli occhi di meraviglia e decidiamo di voler restare qui per sempre. Ma una nuova meta del nostro viaggio nei Balcani ci aspetta: Dubrovnik, Croazia. Torniamo quindi a Kotor pronti per attraversare un altro confine.

Giorno 6: Dubrovnik

Mattina – dopo una notte da incubo in una sorta di airbnb croato, ci svegliamo a Dubrovnik: la città che ti fa dimenticare di tutti i mali e che ti incanta per la vista sul Mediterraneo dall’alto delle mura della città antica. Partiamo subito all’esplorazione della città. I fan del Trono di Spade la riconosceranno come King’s Landing; i meno appassionati potranno comunque ammirarne tutte le sfumature: la città medievale, l’affaccio sul vasto mare, la vegetazione mediterranea, i colori tipici del sole. Non abbiamo abbastanza tempo per visitare Dubrovnik come si dovrebbe, ovvero entrando nel Convento dei Frati Minori, nella Cattedrale, nel Palazzo del Rettore… Decidiamo quindi di attraversarla in lungo e in largo tra le sue strade acciottolate e le case bianche.

Pomeriggio – Per ammirare ancora meglio la città, optiamo per un giro in barca. Per dieci euro, passiamo una bellissima ora ad ammirare Dubrovnik dal mare, passando intorno all’incontaminata isola di Lokrum. Terminiamo la giornata osservando un tramonto violetto dal porto.

dubrovnik
Dubrovnik, Croazia
City walls, Dubrovnik
city walls Dubrovnik
City walls, Dubrovnik

Giorno 7: in viaggio dalla Croazia alla Bosnia  Erzegovina

Mattina – avendo ancora mezza giornata a disposizione a Dubrovnik, la dedichiamo al giro delle mura. Un biglietto per le city walls costa 200 kune, circa 26 euro, ma appena saliti ci rendiamo conto che questo tour li vale tutti! Abbiamo la possibilità di percorrere il perimetro della città dall’alto immersi in un’atmosfera fiabesca e rimaniamo incantati dalla vista che ci si presenta davanti. Questo viaggio nei Balcani ci sta davvero conquistando!

Pomeriggio – arrivato il primo pomeriggio, è l’ora di separarmi dai miei compagni di viaggio: io proseguirò da sola la mia avventura verso Sarajevo. Mi preparo, quindi, ad un altro viaggio in pullman per attraversare il confine con la Bosnia-Erzegovina. Anche in questo caso non è richiesto il passaporto. Il viaggio dura circa 4 ore e mezzo, ma già dopo poco la partenza il paesaggio cambia, diventando un po’ più brullo e cupo. Arrivo a Sarajevo che è già buio e mi dirigo subito verso l’ostello, il Balkan Han. La situazione che mi accoglie all’interno è estremamente calorosa: l’ostello è caldo e accogliente, pieno di ragazzi che guardano una partita in tv tra una battuta goliardica e l’altra. Ad accogliermi è Ivan, il gestore. Avevo già letto di quanto fosse “awesome” su Hostelworld al momento di scegliere l’ostello e devo ammettere che la sua accoglienza è all’altezza delle aspettative!

old market Sarajevo
Baščaršija, Sarajevo
Sarajevo
Baščaršija, Sarajevo
viaggio nei Balcani
Vratnik, Sarajevo

Giorno 8: Sarajevo old town

Mattina – dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie sulla città alla reception dell’ostello, mi dirigo al punto d’incontro per un consigliatissimo free walking tour. A parteciparvi ci sono molti ragazzi dell’ostello, per lo più americani. Il tour dura circa due ore e percorriamo tutta Sarajevo. A guidarci è un giovane ragazzo bosniaco che ha deciso di intraprendere quest’attività per trasmettere il messaggio che Sarajevo non è solo guerra, non è pericolosa e soprattutto è multiculturale. Terminiamo il tour a Baščaršija, dove si trova il mercato principale: uno dei posti più suggestivi dove mangiare in città!

Pomeriggio – mi avvio verso il punto panoramico più famoso da cui osservare Sarajevo e la sua valle dall’alto. Vratnik, infatti, è una collina da cui, una volta salitoci, puoi goderti il tramonto sulla città, ma soprattutto renderti conto del paesaggio che la circonda. Sarajevo è costruita in una valle, ma tutt’intorno si alzano queste montagne a tratti densamente abitate e dello stesso colore cupo che aveva caratterizzato il mio viaggio dalla Croazia alla Bosnia-Erzegovina.

Giorno 9: Mostar

Mattina – come tappa nel mio viaggio nei Balcani non poteva mancare Mostar, città il cui nome deriva dal ponte simbolo (lo stari most, o vecchio ponte). Infatti, questo ponte, l’unico che collega le due sponde della città, fu bombardato durante la guerra e vide contrapposte sulle due rive le due fazioni croata e bosniaco-musulmana. Al termine del conflitto, Mostar rimase divisa tra croati e bosniaci, divisione accentuata dalla mancanza di un ponte che unisse concretamente e metaforicamente le due rive. Ricostruito infine nel 2004, fu dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO l’anno successivo.

Pomeriggio – dopo mezza giornata passata a Mostar, mi rendo conto che la città ha esaurito il suo fascino e decido di tornare a Sarajevo per godermi le zone che avevo più apprezzato durante il free walking tour, in particolare quella del mercato.

Mostar, Bosnia Erzegovina
Mostar
Stari most, Mostar

Giorno 10: in viaggio da Sarajevo a Zagabria 

Mattina – è arrivato il momento di lasciare la Bosnia-Erzegovina e avvicinarmi alla conclusione del mio viaggio nei Balcani occidentali. Inserire Zagabria come ultima tappa, anche se ci ero già stata poco tempo prima, è stato necessario per spezzare il lungo viaggio di ritorno fino a Budapest. Ma, d’altra parte, ogni scusa è buona per tornare in una città tanto interessante! La partenza è molto presto, ma con 5/6 ore di viaggio riesco ad essere a Zagabria per pranzo.

Pomeriggio – dopo aver lasciato lo zaino in un tranquillo e accogliente ostello (Hostel Explorer), decido come prima cosa di recarmi a Kaptol, nel cuore della Zagabria medievale, dove domina la coloratissima chiesa di San Marco.

Giorno 11: in viaggio verso Budapest

Mattina – mi godo un ultimo giro nella parte bassa della città: Dolac market è sempre uno dei miei luoghi preferiti! Poi, verso l’ora di pranzo, è tempo di prendere l’ultimo pullman che in circa 4 ore mi porterà a Budapest, la mia casa temporanea.

dolce market Zagabria
Dolac market, Zagabria

3 commenti

  • Riccardo

    Ciao Virginia,

    Articolo molto interessante!

    Farò una tratta simile alla tua partendo però da Corfu e arrivando a Spalato, Croazia.

    Sai per caso dirmi che compagnia di autobus hai utilizzato per andare da Tirana in Montenegro e poi in Croazia?

    Un saluto
    Riccardo

  • Luca

    Ciao, partirò da agosto per un itinerario tra Albania e Montenegro, sto trovando problemi nel noleggiare un’auto perché tutti mi dicono che posso noleggiarla e guidare solo in Albania senza passare al Montenegro, voi come vi siete organizzati? Avresti un’agenzia da consigliarmi, grazie in anticipo!

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