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La settimana ideale a Tenerife

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Scrivere di Tenerife mi sembra impossibile. Un po’ perché è stata un’esperienza così intensa da risultare indescrivibile, un po’ perché è un’isola così ricca che concentrare e dare un senso alle cose mi mette a dura prova. Nonostante tutto, ho provato comunque a ideare un itinerario strizzando tre mesi di esperienze meravigliose in una sola settimana. Quindi cartina a portata di mano e si sale in macchina (perché senza non si va proprio da nessuna parte)!

 

Giorno 1: Santa Cruz de Tenerife

Questa è la città principale e anche la più grande. Si trova nel nord dell’isola e fa parte dell’area metropolitana che è costituita da tre centri cittadini piuttosto vicini tra loro: Santa Cruz, La Laguna e Puerto de La Cruz. Le prime due sono collegate da una efficentissima linea tranviaria, mentre per raggiungere Puerto de La Cruz con i mezzi pubblici bisogna prendere un autobus in uno dei due intercambiador (stazioni). Purtroppo (o per fortuna), Santa Cruz de Tenerife non è servita da voli low cost come la Ryanair, quindi tutta la zona rimane un po’ distaccata dal turismo di massa che affolla le spiagge del sud. Meno male! Perché l’area nord dell’isola in realtà è la più interessante e meglio conservata.

Mattina – inizia acclimatandoti nella “capitale” (come la chiamano gli abitanti del luogo). Comincia a passeggiare da ovest nel Parque Garcia Sanabria. Questo è il parco più stupefacente che io abbia visto finora. Non solo raccoglie un numero di piante (prevalentemente cactus e palme) a me poco conosciute, ma la straordinaria particolarità è che emana, ancora prima di addentrarcisi, un profumo intenso e sconosciuto. Fosse per me, ci passerei una giornata intera! Ma nell’ottica di dover visitare un’isola intera, ti consiglio di fermartici un’oretta. Dedicagli comunque tutto il tempo necessario per immergerti nei suoi profumi, sederti di fronte alle fontane, ammirare le infinite varietà di cactus… Una volta godutoti il parco, dirigiti verso la vicinissima Plaza de los Platos, una piazza rotonda tutta in maioliche. Poi, scendi fino a Plaza Weyler e fermati al chiosco per ricaricarti con un barraquito, un caffè con latte condensato, rum e lime. Quindi, scendi giù per Calle del Castillo, la via principale di Santa Cruz e arriva fino a Plaza España.

Pomeriggio – comincia il pomeriggio con un tuffo nel tanto agognato mare: dall’avenida Anaga potrai prendere un autobus che in 15 minuti ti porta alla bellissima e doratissima Playa Las Teresitas. Questa è una spiaggia artificiale, infatti la sabbia è stata importata dall’Africa. Tenerife, essendo vulcanica, ha solo spiagge rocciose. Ma tanto importa per godersi comunque la vista dell’oceano Atlantico con alle spalle gli antichissimi Monti Anaga!

Sera – torna in città e fermati in uno dei tanti bodegon per ristorarti. Se vuoi rimanere in tema marittimo, la scelta non può che ricadere su El Puntero, per un pulpo così morbido da sciogliersi in bocca come fosse burro. Se invece non vuoi farti mancare un’abbondante razione di jamon iberico, Taberna Ramon è quello che ti serve! Per finire, dopo cena perditi per le caratteristiche stradine che si districano in entrambi i lati di Calle del Castillo per respirare la vivacità e l’autenticità del posto.

Giorno 2: il nord – Monti Anaga & Bajamar/Punta del Hidalgo

I Monti Anaga e il loro Parco Rurale rappresentano la parte geologicamente più antica dell’isola. Ma veramente antica! E non solo: sono stati dichiarati anche riserva della biosfera in quanto hanno conservato le proprie ricchezze naturali in modo eccezionale! Ci sono così tante cose da fare nel parco che servirebbe una settimana solo per vederlo tutto. Il mio consiglio, quindi, è quello di riservare almeno una giornata piena a visitare questa’area. Essendo quella più a nord dell’isola e dovendoti addentrare in sentieri boscosi, non dimenticare di vestirti pesante! A seconda della stagione, la temperatura potrebbe calare molto sotto i 10 gradi e potresti anche trovare una nebbia fittissima.

Mattina – partendo da Santa Cruz, arriva a San Andres e prendi la TF-12. Guida su questa meravigliosa strada immersa nel centro dei monti Anaga fino a Taganana. Da lì, prosegui sulla TF-134 fino a Benijo. Dopo un barraquito energizzante, concediti una passeggiata sul sentiero di El Draguillo per assaporare un paesaggio unico.

Pranzo riprendi la macchina e dirigiti verso il Mirador Cruz del Carmen. Fermati al centro turistico, richiedi informazioni e prendi qualche cartina: saranno utili se vorrai pianificare qualche giornata di trekking! Da qui, consiglio di prendere un sentiero semplicissimo ma mozzafiato: il sentiero de los sentidos.

Pomeriggio – esci dal parco rurale, ma rimani a nord e dirigiti verso Bajamar. Scendi verso la piscina naturale e goditi lo spettacolo delle onde!

Sera  rimani in zona a Punta del Hidalgo e fermati da Casa Doris per una cenetta a base di pesci da leccarsi i baffi!

 

Giorno 3: il centro – El Teide & La Orotava

L’escursione al Teide, il terzo vulcano al mondo per altezza, è decisamente da programmare in anticipo. La prima cosa da capire è se tu e i tuoi compagni di viaggio potete salire sulla vetta con la funivia. Nota bene: la funivia vi porterà fino a 3.555m, mentre per salire sull’estrema cima è necessaria un’autorizzazione che vi permetterà di proseguire con un sentiero di trekking per il quale è raccomandata un’adeguata preparazione fisica. Solo per salire a 3.555, già chi è giovane e in salute potrebbe soffrire per l’altitudine. Il mio consiglio è quindi di valutare bene se salire o meno con chi soffre di pressione alta o è avanti con l’età. Inoltre, per salire sulla vetta sarà necessario prenotare in anticipo i biglietti della funivia (per un costo di 27€ a/r) e scegliere la fascia oraria in cui salire. Non c’è un orario migliore di un altro per prendere la funivia, ma l’importante è prenotare i biglietti online almeno la sera prima dell’escursione. L’orario è unaltra cosa da tenere a mente: la funivia è aperta dalle 9 alle 16. Questo presuppone una partenza in mattinata, ma bisogna fare attenzione anche alle ore di punta, soprattutto per il parcheggio limitato.

Mattina – parti di buon’ora verso il Teide. Ci sono diverse entrate al parco, ma venendo da Santa Cruz consiglio di prendere la TF-24 da La Esperanza. Fermati tutte le volte che desideri ad ammirare il paesaggio dai vari punti panoramici, ma tieni d’occhio l’orologio per non mancare l’orario del tuo ingresso alla funivia che ti porterà in cima al vulcano!

Pomeriggio – sì, lo so, probabilmente vorresti rimanere ancora ad esplorare il parco, avendo la sensazione di non aver visto tutto! Ma probabilmente hai visto abbastanza per ritenerti soddisfatto e dirigerti verso un’altra incantevole cittadina dell’isola: La Orotava. Torna, quindi, leggermente indietro e prendi l’uscita per La Orotava, una bellissima città in salita fatta di case bianche e fiori colorati con vista sull’oceano!

Giorno 4: la costa occidentale – Puerto de la Cruz/Garachico/Punta de Teno

Mattina – preparati a partire presto, sarà un’altra lunga giornata! Come prima tappa, arriva a Puerto de La Cruz, il terzo polo dell’area metropolitana di Tenerife. Questa è una città vivacissima, con traffico congestionato e parcheggio impossibile da trovare, quindi armati di pazienza e sfrutta gli orari meno affollati per visitare la città. La parte più caratteristica è probabilmente quella intorno a Plaza del Charco con le sue stradine strette e le casette basse e colorate. Una volta passeggiato per la zona del porto, sali di nuovo in macchina e prosegui verso Garachico. Il mio consiglio, qui, è quello di godersi il paesaggio. Fermati tutte le volte che vuoi a scattare foto e ammirare il panorama, la strada stessa è parte imperdibile di questa giornata!

Pranzo – arrivato a Garachico dubiterai veramente di essere ancora in Europa. Di fortissima influenza coloniale, questo villaggio ha tutto: panorama, mare, un ricco centro cittadino e un’atmosfera indimenticabile!

Pomeriggio – una volta lasciata Garachico alle spalle, dirigiti finalmente verso Punta de Teno. Questa località è di fatto raggiungibile solo tramite autobus (guagua), quindi dovrai lasciare la macchina a Buenavista del Norte e coordinarti con gli orari del trasporto pubblico (parte circa un autobus all’ora). Anche qui, il mio consiglio è di non perderti un solo metro della strada che percorrerai: un susseguirsi di grotte, giochi di luce e suoni selvatici fino ad arrivare al confine del mondo! 

 

Giorno 5: la costa orientale – Candelaria/Guimar/Costa del Silencio

Questa, probabilmente, è la parte meno trafficata dai turisti, ma vale decisamente la pena passare una giornata tranquilla nella costa orientale fino ad arrivare alla Costa del Silencio.

Mattina – inizia la giornata con un caffè nella cittadina di Candelaria, famosa soprattutto per la sua basilica e le imponenti statue dei 9 re di Tenerife. Approfitta quindi della bella giornata (è una delle zone dove il sole brilla quasi tutti i giorni dell’anno!) per una breve escursione nei dintorni di Guimar: tutta la zona è ricca di aree preistoriche come le grotte di Candelaria e le piramidi di Guimar!

Pomeriggio – prosegui verso il Medano, dove gli amanti del surf potranno approfittare di uno dei punti più favorevoli per cavalcare le onde! Se, invece, sei più propenso a passare un pomeriggio in riva al mare, non potrai non dirigerti a Playa Montaña Amarilla, nella Costa del Silencio. Questo è decisamente uno dei punti più particolari e affascinanti dell’isola, dove le onde hanno inciso sulla roccia gialla le proprie forme, creando un vero e proprio monumento naturale di straordinaria bellezza!

Sera – se ancora non sei stanco del mare, ti consiglio di andare a goderti il tramonto a La Caleta. Scoprirai l’ennesimo panorama mozzafiato e una vivace comunità hippie!

Giorno 6: il sud – Costa Adeje & Masca

E’ giunto il momento di visitare la parte più a sud di Tenerife! Costa Adeje è soprattutto famosa per playa de Las Americas, la spiaggia più turistica dell’isola. Vicina all’aeroporto di Tenerife Sud e connessa dai voli low cost, questa è la meta più ambita dai turisti inglesi, pronti a passare una settimana stesi sotto il sole cocente e a rinfrescarsi con litri di birra gelata. Ma, proprio per questo scenario, è anche la parte meno consigliata per chi vuole immergersi nella vera atmosfera tinerfeña. Ciò nonostante, la costa sud riserva comunque dei gioielli unici nel proprio territorio!

Mattina – partiamo subito alla scoperta dell’incredibile Masca, un piccolissimo villaggio incastonato tra le gole profonde della costa sud! Dicono che non hai visto Tenerife se non sei stato a Masca. Effettivamente, questo minuscolo agglomerato di case racchiude tutte le bellezze dell’isola: dalla natura lussureggiante alle curve a gomito fino ad arrivare a una vista mozzafiato. Quello che un tempo era un rifugio per i pirati, oggi è considerato il villaggio più bello di tutte e sette le isole Canarie! E se come me non hai il coraggio di guidare giù per le curve mortali, puoi prendere l’autobus da Santiago del Teide. In questo caso, dovrai considerare gli orari poco frequenti delle corse e ti consiglio di calcolare almeno mezza giornata per la visita di Masca.

Pomeriggio – prendendo la strada di ritorno, fermati a Puerto de Santiago per un’altra meta imperdibile per ammirare le imponenti scogliere de Los Gigantes e le piscine naturali. Prosegui quindi verso San Juan, un piccolo villaggio di pescatori e la sua spiaggia. Dopo un caffè ristoratore, Sali in macchina e dirigiti verso l’ultima tappa di questa lunga giornata: le spiagge di Las Americas e Los Cristianos e, se sei in vena di festa, fermati per una serata in mezzo alla movida internazionale della costa sud!

 

Giorno 7: San Cristobal de La Laguna

Nell’ultimo giorno a Tenerife non dovrai più macinare chilometri a piedi o in macchina attraversando tutta l’isola da nord a sud, da est a ovest, ma ti fermerai a San Cristobal de La Laguna per un nostalgico saluto all’isola. San Cristobal, l’antica capitale delle isole Canarie e terra dei Guanci, oggi è considerata la capitale culturale delle sette isole. L’aspetto più affascinante di San Cristobal è che mantiene i tratti inconfondibili della sua storia e non a caso oggi è dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Non ti resta quindi che dedicare quest’ultima giornata a passeggiare nel suo centro storico per un ultimo ricordo indelebile di quest’isola magica!

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