La Manchester che non ti aspetti: un weekend tra storia e innovazione
La prima cosa da prendere in considerazione per un weekend a Manchester è senza dubbio il meteo. Sembrerebbe che in un anno a Manchester piova il 53% del tempo. Quindi, con il 50% di possibilità di dover tirare fuori l’ombrello, è fondamentale programmare anche delle attività al chiuso!
Noi siamo partiti per il nostro weekend a Manchester i primi di febbraio con l’unico obiettivo di cambiare aria, ma anche di vedere il ManCity – West Ham. Dunque, mi aspettavo un freddo e buio fine settimana all’insegna di musei, café e calcio. Invece, al nostro risveglio il sabato mattina siamo stati accolti da un bel sole caldo! Così, una delle prime decisioni è stata quella di comprare subito l’abbonamento per i trasporti valido per tutto il weekend, prevedendo numerosi spostamenti e camminate. Con £6.80 è possibile acquistare la weekend travelcard che è valida dalle 6 del venerdì pomeriggio fino a fine servizio della domenica: direi un ottimo affare!
Giorno 1: Manchester outdoor
Mattina – questa volta abbiamo giocato d’anticipo optando per la colazione in hotel per evitare di dover girovagare per una città sconosciuta alla ricerca di una tazza di caffè. La colazione non è niente male e soprattutto ce la gustiamo con calma perché il free walking tour a cui ci siamo iscritti parte alle 11. Così, carichi dalla colazione continentale, ci avviamo verso il centro. Trovare il punto d’incontro è un po’ complicato o forse il nostro gps non funziona bene, ma per fortuna riusciamo a unirci al gruppo che alle 11.15 è ancora nella piazzetta. La guida sta lungamente introducendo la città a una massa di turisti e, molto probabilmente, questa introduzione è pensata proprio per i ritardatari come noi! Il tour dura circa tre ore in cui percorriamo in lungo e in largo la città fermandoci nei luoghi principali, ma anche in angoli meno conosciuti. La guida è bravissima a descrivere Manchester in tutte le sue sfaccettature: dalle conquiste femministe alle battaglie storiche, passando per i fratelli Gallagher e il famoso nightclub the Hacienda! Come chicca, ci fa anche assaggiare la famosa bevanda dei Mancunians, il vimto!
Pomeriggio – decidiamo di dedicare il pomeriggio alla scoperta dei luoghi che non erano stati toccati dal walking tour e di tornare in quelli che ci avevano maggiormente colpito. Ma ci rendiamo subito conto che la guida della mattina ha avuto il magico effetto di farci calare nell’atmosfera cittadina. Riusciamo così a entrare in contatto con una realtà che va oltre un semplice weekend a Manchester! Come prima tappa, ci dirigiamo verso la John Rylands Library: sembra di essere dentro la biblioteca di Harry Potter! Poi, ci avviamo verso il Norther Quarter, uno dei quartieri di Manchester che bramavo di vedere. Infatti, questa è la zona più alternativa della città e anche il punto di raccolta della maggiore street art mancuniana. Le aspettative sono soddisfatte: il quartiere è un misto di colori, mosaici e negozi alternativi! Ci perdiamo tra le sue strade per molte ore e, calato il buio, decidiamo di rinfrescarci in hotel.
Sera – in un weekend a Manchester non può mancare una classica cena a base di carne e patate condite da birra! Noi decidiamo di mangiare in una locanda storica: l’Old Wellington è effettivamente un edificio che ricorda Shakespear e il suo Globe Theatre e cenare all’interno di un tale edificio è un’esperienza davvero piacevole! Ma terminato il nostro pasto a base di hamburger, pie e crumble siamo così sazi che facciamo fatica ad alzarci!
Giorno 2: Manchester indoor
Mattina – come previsto, il secondo giorno piove! Ma non ci facciamo perdere d’animo e tiriamo fuori la lista delle 101 cose da fare a Manchester quando fuori è brutto tempo. Tra i tanti musei gratuiti, scegliamo il Science & Industry Museum. Qui, oltre a incontrare “Baby”, il primo computer, rimaniamo affascinati dalla dimostrazione sul funzionamento dei macchinari tessili storici: davvero impressionante! Poiché la pioggia non accenna a smettere, decidiamo di concederci un eccellente caffè mocha al bar del museo, giusto in tempo per vedere spuntare di nuovo un timido sole!
Pranzo – dopo una breve passeggiata, decidiamo di spostarci nuovamente verso il Norther Quarter dove la sera prima avevamo adocchiato una serie di localini interessanti e ci fermiamo da Home Sweet Home per un hamburger con patatine. Il locale è delizioso, così come il mio panino con manzo e avocado!
Pomeriggio – finalmente il sole è tornato a splendere alto nel cielo e ne approfittiamo per fare un ultimo giro del centro. Manchester è stata un colpo di fulmine e facciamo fatica a separarcene, ma la partita è rinviata a causa del forte vento e noi dobbiamo prendere un aereo per tornare in Italia. Salutiamo la città con già una grande nostalgia nel cuore e ci avviamo verso l’aeroporto.
Considerazioni:
- E’ vero che a Manchester piove il 50% del tempo.
- Fare un free walking tour si rivela sempre un’esperienza essenziale per cogliere in poco tempo l’anima di una città e questo è tanto più vero per Manchester.
- In Inghilterra è difficile reperire cibo altro da carne e patate, ma l’essenziale è che sia accompagnato da birra e, a Manchester, da vimto.
- Manchester non è solo industrie, ma proprio questa ricchezza industriale è riuscita a raggiungere e trasformare molti altri aspetti della città e della società, rendendo Manchester un mosaico variopinto di storia e cultura.
- Un weekend a Manchester è poco: questa città ha tanto da offrire e bisogna dedicarci almeno tre giorni per riuscire a scoprirne ogni aspetto!
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